venerdì 22 aprile 2011

Tratta i cittadini come delinquenti per non agire in deroga e poi incita all'azione in deroga tutti i comuni del Friuli Venezia Giulia.

"Torno a fare il cittadino"


MONFALCONE - Il sindaco Pizzolitto fa un bilancio sui suoi 10 anni di governo e tira la volata alla sua vice

pizzolitto - Gianfranco Pizzolitto
Gianfranco Pizzolitto
A maggio il sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto appenderà la fascia tricolore al chiodo. Tramontata oramai l’ipotesi di una sua candidatura alla guida della Provincia di Gorizia, il presidente dell’Anci è pronto a lasciare il timone della città dei cantieri al vicesindaco Silvia Altran.
Sindaco, che cosa farà ora?
“Penso di aver svolto onorevolmente il mio incarico per un decennio. Certo, nessuno è immune da errori, ma ho assunto competenze che possono essere utili e trasferibili in altri settori. Faccio parte di un partito, mi muovo all’interno di una coalizione, ho i miei gruppi di riferimento. Continuerò ad essere attento alla politica, ma confido di non essere fra coloro che si trovano profondamente a disagio nel ruolo di cittadini qualsiasi. Credo che in ogni caso mi attenda un bel periodo di riposo”.
In Regione no?
“Può essere indubbiamente un’esperienza congruente la mia anche con questo tipo di impegno, ma è ancora prematuro parlarne”.
Parlava di errori commessi. Quali?
“Se tornassi indietro magari alcune cose cercherei di farle più velocemente, ma non tutto dipende da noi. Si è conclusa un’esperienza e le esperienze sono sempre migliorabili. Tuttavia, credo di aver lasciato un segno in questa città”.
A cosa si riferisce?
“Quando sono arrivato avevo inserito nel programma elettorale obiettivi storici per questa città, di cui si parlava da tantissimo tempo, ma nessuno aveva mai realizzato. Penso alla realizzazione dell’Albergo Impiegati, all’arredo urbano del centro cittadino, al parcheggio della stazione, all’Albergo operai, che è in fase di ristrutturazione, alle Terme romane, in fase conclusiva, alle rotatorie che hanno risolto il problema del traffico”.
Che eredità lascia al suo successore?
“Silvia Altran si muove continuamente e finalmente potrà giocare un ruolo autonomo. Dovrà però fare i conti con un problema drammatico, quello del lavoro. Viviamo una condizione molto difficile, in cui si registra l’incremento della cassa integrazione, della disoccupazione e delle nuove povertà. Sarà questo il vero grande problema su cui bisognerà concentrare nei prossimi anni l’attività amministrativa”.
Ilaria Purassanta
18 gennaio 2010, 12:05





Solamente due considerazioni: Se 'tutti' siamo uguali dinnanzi alla Legge, lo dovrebbe essere pur e il politico.
Il principio di Legalità rende monco del principio di eguaglianza per il cittadino che altrove vorrebbe realizzare.  Insomma, solite cazzate con due pesi e due misure!!